Idromanzia

L'acqua è un elemento importante in parecchie forme di divinazione. Un metodo impiegato nell'antica Grecia prevedeva che si lasciassero cadere in uno specchio d'acqua tranquilla tre sassi, uno dopo l'altro. La prima pietra doveva essere rotonda, la seconda quadrata e la terza triangolare. L'indovino studiava il tipo di cerchi concentrici che si creavano, per individuare le immagini e i riflessi che si prestavano ad essere interpretati.
Come per tutte le forme di divinazione, essa prevede una grande preparazione rituale prima di poter essere effettuata: è importante tracciare cerchi magici, simboli di protezione ed evocazione e preparare bene il luogo in cui va effettuata la divinazione per mezzo d'acqua.
Tale divinazione va effettuata sul proprio personale altare dove vi saranno incisi i simboli dei punti cardinali e le proprie preghiere di protezione. Verranno accese, in corrispondenza dei punti cardinali, le candele rituali e verrà bruciato incenso o foglie d'alloro secche propiziatorie che allontanano le negatività.
Ogni strega o mago, di solito, usa un contenitore in metallo nobile che faccia da "specchio" (io ne uso uno in argento) nel quale gettare le proprie offerte e osservare i movimenti che ne derivano.
La divinazione con l'idromanzia ha una durata molto lunga nel tempo e serve a chiarire e definire bene una questione come ad esempio "ci rimetteremo insieme?". Non vi può parlare di particolari estremi come si usa negli arcani minori o nelle sibille, a meno che non vengano fuori immagini e visioni specifiche, che verranno riferite con ponderazione.
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